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La seduta Individuale del Metodo Feldenkrais si chiama  Integrazione Funzionale ed è una speciale manipolazione costruita sui bisogni specifici di ogni persona.   E' un sistema efficace per affrontare dolori cronici, patologie ortopediche, neurologiche, reumatiche, migliorare flessibilità e coordinazione, disturbi funzionali, migliorare l’assetto posturale, ridurre i meccanismi corporei distruttivi da ansia e stress.  E’ un valido sistema per facilitare il movimento, velocizzare i cambiamenti che servono per portarsi appresso meno dolore e meno peso ed è  preparatoria e propedeutica al lavoro di gruppo. Rispetto ad altre forme di trattamento entra nel merito dell’organizzazione motoria  e riesce a migliorare l’uso che la persona fa di se stessa ovvero come usa lo scheletro, le articolazioni e  la muscolatura.

La  Seduta o Lezione  Individuale, chiamata da Feldenkrais Integrazione Funzionale, è una vera manipolazione che segue però delle strategie e degli obiettivi che la rendono unica.

E' preceduta da una breve intervista in cui il paziente-allievo racconta le sue problematiche ed esigenze mentre nella mente dell'insegnante avviene una traduzione simultanea: tutto quello che la persona racconta viene reinterpretato in chiave funzionale. Ovvero: come sono collegati i sintomi e problematiche al suo modo specifico di muoversi ed agire? Allo stesso modo la parte dolente, ad esempio il collo o un ginocchio, viene inserita, secondo una visione sistemica dell'organismo, nella vasta rete delle relazioni corporee....spesso la parte che sviluppa il sintomo è una "vittima" del sistema piuttosto che  il "cattivo".

L'allievo viene invitato a porre attenzione al suo modo di sentirsi e percepirsi, la relazione dei piedi col pavimento, il modo di ruotare o flettere la testa, sollevare la braccia facendo attenzione alle sottili differenze tra i due lati; spesso viene invitato a svolgere una azione di riferimento ( collegata alle azioni utili del suo quotidiano) che verrà ritestata alla fine della lezione in modo da rendersi conto dei cambiamenti intercorsi.  Ad esempio si potrà provare ad abbassarsi per allacciarsi una scarpa, girare il collo da seduti come per fare la retromarcia o un musicista potrà provare un particolare brano con un passaggio difficoltoso da ritestare alla fine.

La seduta si svolge vestiti, con abiti comodi che lascino liberi i movimenti e come per le lezioni di gruppo può svolgersi in varie posizioni: seduti, in piedi, in posizione quadrupedale anche se, soprattutto al'inizio si scelgono le posizioni più familiari e quelle in cui il corpo è totalmente libero da impegni di sostegno antigravitario. Quindi se la persona viene per un ciclo di lezioni la inviterò a sdraiarsi sul lettino in una posizione che insieme sceglieremo tra le posizioni sul fianco, prona o supina.

Ancor prima che l'allievo si sdrai l'insegnante ha già un'idea di quegli aspetti del movimento che necessitano di una revisione. Comincia a esplorare, toccare, spingere, tirare, tutte azioni molto piccole che cominciano a dare a entrambi, insegnante e allievo delle percezioni e delle informazioni. 

La lezione procede come un puzzle che si va via via componendo e chiarendo: rispetto a una funziona motoria scelta, ad esempio il rotolare, sempre più parti del corpo verranno collegate, cooordinate, integrate, liberate da blocchi, tensioni affinchè l'azione motoria possa svolgersi più facilmente, con piacere e grazia.

Ogni lezione affronta un aspetto specifico e una funzione specifica in modo da scandagliare e resettare il sistema percettivo e motorio su vasta scala.

 

 

Il Metodo Feldenkrais, attraverso il movimento, stimola e riorganizza il sistema nervoso, portando non solo benessere fisico ma anche un contributo positivo ai processi emotivi e di pensiero. E’ un metodo di apprendimento per imparare a conoscere e utilizzare pienamente le nostre risorse.

I benefici del metodo Feldenkrais si riflettono sulla nostra postura, sul modo di muoverci, di dormire, in sintesi di vivere. Nello specifico:

  • Flessibilità e coordinazione
  • Diminuizione dei disturbi funzionali
  • Riduzione del dolore, stanchezza cronica, senso di inadeguatezza
  • Diminuizione degli stati ansiosi e dei meccanismi corporei distruttivi da stress
  • Evoluzione e miglioramento della postura
  • Migliore organizzazione motoria in chi ha patologie  ortopediche o neurologiche
  • Miglioramento dei processi psicomotori e maggiore fiducia nelle proprie possibilità (di salute, di benessere, di espressione di se etc..)
  • Perfezionamento delle prestazioni artistiche o sportive
  • Liberarsi da schemi ripetitivi spesso dolorosi, riscoprire la gioia del movimento, benessere psicofisico
  • Maggiore energia ed efficacia nelle azioni quotidiane

 

 

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