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Quello che mi interessa da sempre è trovare un ponte tra le discipline umanistiche, gli aspetti psicologici delle persone , la loro relazione con l’ambiente sociale e naturale e gli aspetti fisici e corporei. Penso che il concetto di salute sia ampio e multifattoriale (…)”gli organismi viventi sono sistemi auto-organizzantisi che esibiscono un alto grado di stabilita’. (Fritjof Capra “Il punto di svolta” ed.Feltrinelli)

E’ quindi importante una visione sistemica e quindi correlata degli aspetti corporei che  solo apparentemente rappresentano la centralità del mio lavoro. Gli aspetti fisici e corporei sono inestricabilmente collegati agli aspetti emotivi, sensoriali e del pensiero e tutti questi aspetti costruiscono la nostra relazione con l’ambiente.

Quindi il corpo di una persona si interfaccia con la sua totalità e la sua storia.

L’approccio al corpo di una persona ha una sua sacralità e una sua grandezza, il sentimento che prevale in me è il rispetto per le personalissime strategie di ognuno a volte anche malsane o patologiche.

Il sintomo è per ognuno di noi una originale creazione che bisogna imparare a interpretare e capire. Se una persona mi interpella ad esempio per un problema di cervicalgia la prima cosa che guardo non è il collo ma  la rete di relazioni neurologiche, ossee, muscolari, fasciali . Spesso la  parte che  manifesta il sintomo  è un po’ la vittima di un circuito malsano o di abitudini improprie.

Quello che conta è che affrontare il sintomo diventi un vero e proprio percorso di cambiamento verso una visione ampia di salute. Come dico spesso il punto non è far sì che passi il mal di schiena….certo è importante…ma occorre essere ambiziosi e tendere verso uno “stato potente” di se stessi nei vari aspetti fisici e mentali

L’Incontro che Cambia

 Nel novembre del 1991 conobbi Isabella Turino e il Metodo Feldenkrais.  E solo molti anni più tardi mi resi conto dell’eccezionalità della cosa: aver conosciuto una disciplina molto efficace ma ancora  sconosciuta in Italia.

Nel maggio del 1992 conobbi Ruthy Alon …( che sarebbe diventata la direttrice didattica del mio percorso formativo) e dopo un giorno di lavoro con lei e aver percepito la mia colonna vertebrale morbida e flessibile, decisi che avrei fatto la formazione.

La scuola quadriennale di formazione del Metodo Feldenkrais è una grossa ma davvero potente esperienza di cambiamento: il Metodo è complesso e vasto e il cambiamento deve attraversare le ossa, il cervello, i muscoli e la  postura ma soprattutto la consapevolezza di chi poi lo  presterà a un altro essere umano per indurre altrettanti processi di evoluzione.

Dopo aver conseguito il titolo di Specialista nelle due tecniche di Integrazione Funzionale ( seduta individuale) e Conoscersi attraverso il movimento ( lezioni di gruppo) ho continuato ad approfondire il metodo  studiando con formatori di calibro internazionale.

Negli ultimi anni ho cominciato ad approfondire altre discipline posturali ( Corso Clinical Pilates ) e ripreso un vecchio amore: il massaggio decontratturante  e il lavoro mio- fasciale ( Corso sul Pompage)

Tutto questo si è innestato sulla mia formazione di base, la fisioterapia

Sono entrata alla scuola di Fisioterapia nel 1983 ( presso la scuola gestita dall’ex Usl 29 di Caltagirone) quasi per caso….anche se come ho scoperto un po’ di anni dopo il caso non esiste. Il vero innamoramento è avvenuto non appena iniziò il tirocinio in ospedale e ancor di più appena scoprii e mi addentrai nella dimensione così particolare del contatto corporeo, empatico, emotivo e mentale con l’altro –da te.

Dall’ asilo in poi non ho mai riposato un momento e quindi come da tradizione lo stesso anno del conseguimento del Diploma di Terapista della Riabilitazione,(era il 1986)  oggi titolo equipollente alla Laurea di primo livello in Fisioterapia, mi addentrai nel mondo del lavoro……mi affidarono in toto la gestione di uno studio di fisioterapia per patologie ortopediche.e qualche anno dopo l’assunzione in un centro di riabilitazione per persone con grave handicap.

Non ho mai considerato il mio lavoro come un aspetto diverso dalla mia vita anche perché credo che la vita in un istante attraversa e collega tutti gli aspetti e i nostri livelli funzionali.

Tante riflessioni , libri, ricerche ,esperienze….

  • . l’Espressione Corporea con Gioacchino Palumbo: due  esperienze di laboratorio per lo sviluppo della integrità psico-corporea, migliorare le capacità creative, l’espressione cosciente di contenuti emozionali, l’ascolto dell’altro e la conoscenza di sè
  •  L’Expression Primitive, una bella esperienza di danza terapia fatta al Dipartimento di Salute Mentale, ovvero una pratica di gruppo ispirata alle danze primitive e al loro valore universale accompagnata dal ritmo delle percussioni associando il movimento e la voce
  • .una formazione a Gubbio sulla Globalità dei Linguaggi di Stefania Guerralisi  ovvero apertura e disponibilità a tutte le possibilità comunicative ed espressive verbali e non verbali ,  il gesto, l’emozione, la voce, il suono, lo spazio, il colore, l’immagine,il segno grafico

 Tanti i corsi e le formazioni per ampliare gli stili di comunicazione e i metodi di trattamento, citerò i più significativi da un punto di vista professionale ed umano come

  • il CORSO SULLA COMUNICAZIONE VERBALE E NON VERBALE
  • il Corso di Formazione dal titolo IL CORPO E IL  GRUPPO NELLA PSICOTERAPIA E NELLA RIABILITAZIONE DELLE PSICOSI con i suoi bellissimi otto work-shops teorico-pratico ognuno col suo specialissimo taglio sulle tematiche relazionali.
  • un bellissimo corso sulla Riabilitazione Uro-ginecologica con una bella panoramica sulle tante tecniche che possono aiutare le donne affette da disturbi del pavimento pelvico

 

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